Protagonista della promozione in Serie D della Pro Calcio Tor Sapienza nella stagione 2018-19, Jacopo Camilli è stato uno dei primi nomi ufficializzati dal club gialloverde nell’organigramma societario in vista del prossimo campionato. La redazione di Tuttoseried.com ha intervistato in esclusiva l’ex attaccante del Ladispoli per fare il punto della situazione in casa Tor Sapienza, intenzionato a dare battaglia per conservare la categoria dopo la retrocessione decretata dall’ultimo Consiglio Federale.
La tua nomina a direttore sportivo della Pro Calcio Tor Sapienza consolida il tuo legame con questo club
Sono molto contento che la società mi abbia conferito questo incarico. Il rapporto che mi lega alla Pro Calcio Tor Sapienza va ben oltre quello meramente calcistico. Con la dirigenza ci siamo confrontati molte volte sotto vari aspetti e mi fa piacere che possa continuare questo progetto calcistico del quale condivido visone e pensiero, proprio in questo ambiente che ormai per me è una casa. Da calciatore ho fatto molta esperienza, anche all’estero e ho avuto la fortuna di partecipare a competizioni europee come l’Europa League e la Champions League, aprendo la mia visione del calcio e soprattutto conoscendo tanta gente.
Come si sta muovendo la Pro Calcio Tor Sapienza in queste settimane?
La società è da tempo inserita nel circuito delle As Roma Academy Élite e questo la dice lunga sulla qualità del lavoro che ha svolto in questi anni fin dal settore giovanile. In questo momento siamo in una fase di rinnovamento, ci siamo prefissati un obiettivo con la dirigenza e speriamo di poterlo raggiungere, ovviamente sarà il futuro a dire se lo avremo fatto nel migliore dei modi. Per quanto riguarda la prima squadra, non ci faremo scappare la Serie D così facilmente perché l’abbiamo conquistata sul campo ed è giusto che qualsiasi verdetto arrivi dal campo stesso. Non sono d’accordo con la decisione della Lega di far retrocedere le ultime quattro di ogni girone, con tante partite ancora da giocare.
Tra i temi caldi c’è anche quello della garanzie contrattuali dei giocatori dilettanti
La Serie D è un campionato difficile io l’ho fatta per molto tempo e devo dire che sei un professionista a tutti gli effetti senza essere pero tutelato come tale, adesso si stanno facendo un po’ di passi in avanti sulla tutela dei calciatori ma siamo ancora anni luce indietro a realtà delle serie maggiori.